Il nostro prossimo Grande Raid a lunga percorrenza su strada ci porterà in Montenegro, una nazione molto vicina all’Italia ma abbastanza sconosciuta, perchè al di fuori degli itinerari turistici.
Il Giro, ideato e progettato come sempre da Mario Pescosolido, è caratterizzato da alcune perle ciclistiche come ad esempio la scalata del Monte Lovcen, noto in Italia anche come Monte Leone.
Il Mausoleo di Lovcen
Si tratta di un massiccio montuoso che si eleva fino a 1749 metri e che dista molto poco dal Mare Adriatico. La storica strada a tornanti (32!) che sale in vetta è famosa per i suoi panorami mozzafiato, in particolare per quelli sulle altrettanto famose Bocche di Cattaro. Dalla cima si spazia a 360° e oltre alle Bocche si scorge il lago di Scutari, il massiccio del monte Durmitor e nelle giornate di sole si può anche scorgere, al di là dell’Adriatico, l’Italia.
Sulla sommità è stato edificato il mausoleo del poeta e principe vescovo Petar II Petrović-Njegoš (1813-1851), una delle figure più importanti della storia e della cultura montenegrina. Alla sua morte, Petar venne sepolto per sua volontà in una piccola cappella sulla sommità del Monte Lovćen, nel luogo dove tra il 1951 (a cent’anni della sua scomparsa) e il 1974 venne costruito l’imponente mausoleo in granito, una sorta di “sacro altare” per i Montenegrini. Per queste ragioni, il Monte Lovćen rappresenta uno dei simboli della nazione montenegrina.
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